Il 20 novembre, si festeggia la giornata dei diritti dei bambini.
Perché si celebra?
Questa ricorrenza nasce con lo scopo di promuovere la solidarietà internazionale e il benessere dei minori, in particolar modo per tutti quei bambini che per diverse cause non possono vivere la loro “infanzia” in un’ottica di benessere, spensieratezza e tutela.
Noi ragazzi del laboratorio di lettura creativa abbiamo ascoltato un brano  e guardato un video che parlavano di Iqbal Masih, un ragazzino pakistano che già a cinque anni lavorava, e che venne venduto dal padre per lavorare nella produzione di tappeti e che lottò per i diritti dei bambini.
Egli  andò di nascosto ad un manifestazione di nome “Fronte di liberazione del lavoro”.
Alla fine con la famiglia fu costretto a scappare, e poi ricominciò a studiare, ma purtroppo venne ucciso dalla “mafia dei tappeti”.
Dopo una attenta riflessione abbiamo capito, che per eliminare ogni tipo di disuguaglianza (che come in questo caso porta allo sfruttamento) serve riconoscere e proclamare i  diritti fondamentali (in questo caso i diritti dei bambini). 

Quali sono i diritti dei bambini?
1.   Diritto a giocare
2.   Diritto al cibo
3.   Diritto di avere una casa
4.   Diritto alla salute
5.   Diritto all’educazione
6.   Diritto alla vita e di avere una famiglia
7.   Diritto di avere una nazionalità
8.   Diritto dei bambini all’uguaglianza
9.   Diritto dei bambini di esprimere la propria opinione
10. Diritto dei bambini a non lavorare

Ci siamo resi conto solo adesso di quanti bambini non possiedono questi diritti inalienabili, e di quanto noi ragazze/i bambine/i siamo fortunati ad avere tutti questi diritti. E che non dovremmo lamentarci visto che in questo stesso momento nel quale stiamo scrivendo, dei bambini vengono sfruttati.
Secondo noi il lavoro minorile dovrebbe essere illegale in qualunque stato.
I ragazzi possono iniziare a lavorare alla fine della scuola dell’obbligo, ricordando però che fino ai sedici anni è illegale lavorare.