Dico solo “mamma mia”, come si può’ uccidere una persona, una donna, una ragazza, spesso solo per problemi che si creano durante una relazione.
È una cosa davvero ingiusta, crudele, spezzare una vita e lasciarla andare al vento.
Gli uomini, che fanno cose del genere, che picchiano, insultano o ancor peggio ammazzano una ragazza sono persone stolte, magari grandi e prepotenti all’esterno, ma con un cervello piccolo come una noce.
Non si può, non si deve, fare del male a qualcuno.
Ognuno di noi ha il diritto di vivere a pieno la propria vita, senza doversi fermare a causa di ragazzi o uomini che compiono azioni spiacevoli.
In questo periodo si sta parlando molto della giovane Giulia, uno dei tanti tristi esempi di femminicidio.
Ovviamente mi auguro che nessuno alzi mai le mani su donne innocenti e che vengano ricordate tutte quelle morte in modo così atroce.
Concludo con un caloroso saluto di addio a tutte loro, augurandomi nuovamente che questo messaggio possa arrivare a tutti e che non avvengano più episodi che, un giorno, potremmo vivere in prima persona.
Sicuramente, però, questo non basta per fermare questi gesti disgustosi.
Bisogna educare, sin da bambini, al rispetto verso gli altri, perché non é amore vero quello in cui si ordina agli altri cosa fare; quello é desiderio di possesso verso qualcuno che non si merita di essere trattato in questo modo.
Quindi urliamo STOP alla violenza!
Urliamo STOP a tutti i femminicidi!
Urliamo STOP a tutti gli assassini!
Urliamo semplicemente STOP!
Perché così non si può continuare…

Testo di Bianca Pasquali 2D
Cartellone realizzato dalle classi della secondaria