La protezione dei minori nel mondo digitale è un argomento fortemente dibattuto, al quale il legislatore europeo ha voluto riservare una particolare attenzione già in sede di redazione del GDPR.

In particolare, per garantire tutele specifiche all’interno degli ambienti delle piattaforme social, è necessario che vi sia un accertamento dell’età del soggetto che si iscrive e accede agli stessi.

La selezione e valutazione degli strumenti di “age verification” è un obbligo che ricade sui gestori delle piattaforme, per una differenziazione dell’offerta e la proposta di contenuti diversi a seconda della minore età o meno dei partecipanti.

Tutto ciò comporta, in modo altrettanto inevitabile, un’attività di monitoraggio automatizzato che, oltre a richiamare le tutele previste dell’art. 22 GDPR, deve essere oggetto di particolari attenzioni in ragione dell’estensione, profondità e persistenza dell’attività, e del relativo rischio intrinseco nei confronti degli interessati.