Educare all’affettività

 

Progetto di educazione all’affettività a. s. 2021/2022

Al Dirigente Scolastico 
Ai Docenti 
Ai Genitori 
Classi terze Scuola Secondaria di primo grado “Antonio Gramsci” IC Casale 

Treviso, 16 maggio 2022 

Buongiorno a tutti,  

 eccoci qui per condividere quanto vissuto con i vostri ragazzi attraverso il documento allegato, che raccoglie le modalità del lavoro nella sua interezza. Si tratta del resoconto, talvolta scanzonato  e ironico, delle attività proposte, che speriamo possa rappresentare il senso di un percorso  collettivo che ha coinvolto tutte le classi terze e uno strumento per ulteriori riflessioni e  approfondimenti sugli argomenti trattati. 

Grazie all’allentamento delle misure sanitarie gli incontri sono stati pieni di voglia di dire e di fare, di  vitalità e allegria, proficui e stimolanti, e ciascuna delle classi ha espresso la propria peculiarità e  identità sia nell’approccio sia nel comportamento. Per i ragazzi si è trattato di un’occasione per  ritornare alle attività di gruppo, allo stare insieme, sia pur con prudenza, che ha permesso loro  finalmente di esprimersi liberamente. Gli incontri hanno avuto luogo nelle mattinate del 2, 3, 4  maggio per un primo gruppo formato da tre classi e del 9, 10, 11 maggio per il secondo gruppo di  quattro classi. Al termine dell’ultima mattinata abbiamo chiesto ai ragazzi di scrivere, in forma  anonima, il gesto gentile che più di ogni altro desideravano ricevere in questo strano tempo;  leggerli è stato commovente perché, anziché manifestare solo esigenze di tipo materiale, come  forse ci si sarebbe potuto aspettare, hanno raccontato soprattutto il bisogno di essere accolti,  riconosciuti, amati.  

Il nostro è stato un voluto richiamo alla comunicazione analogica, un suggerimento a riappropriarsi  dell’antico scambio epistolare, fatto sulla carta, con la penna, che sancisce legami e fa arrivare  pensieri ed emozioni, e allo scrivere un diario, per annotare idee, sensazioni e paure di questo  periodo, da conservare e rileggere. Gesti inconsueti nell’epoca digitale, ma proprio per questo  necessari dopo un periodo complesso e difficile, in cui siamo costretti a stare costantemente  connessi con gli altri tramite gli schermi di computer e smartphone, senza alcuna vicinanza fisica. Lettere e diari quali scelte vincenti per aprire un confronto con sé stessi, più meditato e riflessivo,  per conoscersi meglio, per lasciare una testimonianza preziosa per quando sarà tutto veramente  finito.  

Da parte nostra abbiamo lasciato loro, come nostro gesto gentile e spinta a sentirsi unici, irripetibili  e meravigliosi, l’immagine di uno dei più celebri quadri di Marc Chagall, “Sulla città”, con l’invito a 

“volare alto, credere in sé stessi, nei propri sogni e nell’amore”, un messaggio di speranza anche  per tutti noi adulti.  

Un cordiale saluto a voi tutti e l’augurio di proseguire con serenità e soddisfazione la vostra  preziosa azione educativa. 

Cogliamo infine l’occasione per ringraziare di cuore la professoressa Elena Moro, per la passione  e dedizione profuse nell’ organizzare il progetto e per la gentilezza nei nostri confronti, gli  insegnanti che si sono avvicendati nel percorso con i quali abbiamo condiviso emozioni e sorrisi e  il personale della scuola per la loro disponibilità.  

Teresa Rando e Lucia Caratti

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